Il solitario a piramide (chiamato anche campagna d’Egitto) è un gioco la cui invenzione viene attribuita a Napoleone. La particolarità che distingue questo solitario è la caratteristica disposizione a piramide delle carte sul tavolo da gioco.
Viene giocato solitamente con le carte anglo-francesi, utilizzando un mazzo da 52 (senza i jolly), o in alternativa uno da 40, dopo aver scartato tutti gli 8, i 9 e i 10. Si tratta di un solitario a eliminazione, infatti lo scopo del gioco è quello di eliminare dal tavolo tutte le carte che formano la piramide, partendo dalla base.
Nella variante di gioco a 52 carte, dopo aver mischiato il mazzo si dispongono sul tavolo le prime 28 carte su sette file: 1 carta sulla prima fila; 2 sulla seconda; 3 sulla terza; 4 sulla quarta; 5 sulla quinta; 6 sulla sesta e infine 7 carte sulla settima (la base della piramide).
Le carte disposte su ogni fila devono venire parzialmente coperte da quelle della fila immediatamente sottostante.
Per eliminare una carta della piramide bisogna accoppiarla con un’altra in modo che sommando i loro valori si ottenga un risultato di 13. Per esempio si può eliminare un 6 abbinandolo con un 7 (6+7=13). La carta del Re vale già 13, pertanto si elimina da se singolarmente, ed è l’unica carta a non aver bisogno di abbinamento. Il valore di una carta è quello indicato sulla stessa, eccezion fatta per le figure, che hanno un valore diverso a seconda che si giochi con 52 piuttosto che con 40 carte.
Dal mazzo rimanente (tallone) sarà possibile pescare una carta alla volta e abbinarla a una del tavolo oppure scartarla. All’inizio del gioco si potranno formare degli accoppiamenti solo utilizzando le sette carte che formano la base della piramide. Man mano che si eliminano carte da una fila, si liberano quella della fila immediatamente superiore, rendendole disponibili per formare gli accoppiamenti. Eliminare tutta la piramide è opera ardua, perciò in questo gioco vengono assegnati dei punti extra per ogni fila completata.
La variante del solitario a piramide con 40 carte è quella più diffusa, ma le regole del gioco sono pressoché le stesse, eccezion fatta per la piramide, che sarà formata da sei file di carte (21 carte in tutto) e che la somma da ottenere per abbinare le carte deve essere 10.
Come si è detto sopra, a seconda della variante con cui si gioca cambia il valore assegnato alle figure: mentre nella versione a 52 carte il Fante, la Regina e il Re valgono rispettivamente 11,12 e 13, nella versione a 40 carte valgono 8,9 e 10.
Una volta che le carte del tallone vengono scartate tutte, è possibile ridistribuirle nuovamente oppure no, variando il grado di difficoltà nel gioco.
Il gioco termina quando si riescono ad eliminare tutte le carte della piramide, oppure quando non è più possibile ottenere alcun abbinamento, avendo scartato tutte le carte del tallone.
Il punteggio nel solitario a piramide si calcola in vari modi: uno di questi prevede che si sommino i valori di tutte le carte eliminate, aggiungendovi poi i bonus per ogni fila eliminata (10 punti).
In alcune varianti di gioco sono previsti bonus per aver eliminato carte di un determinato tipo (per esempio i Re). Un altro sistema di calcolare il punteggio, molto diffuso, prevede invece che si sommino i valori delle carte rimaste sul tavolo, pertanto in questo caso il miglior punteggio sarà 0.