Di origine anglosassone, il Ramino è un gioco il cui nome presumibilmente deriva da Rummy, gioco famoso dello stato federato del Texas. Gioco di carte non eccessivamente impegnativo, si è diffuso in Europa tra il 1920 e il 1930.
Tra le varianti del Ramino, la Scala 40 può essere annoverata come la più conosciuta.
Gioco molto diffuso e popolare in diversi Paesi, per la sua parziale facilità può essere catalogato come un gioco di società, un piacevole passatempo per una famiglia o una cerchia di amici da praticare tra le mura di casa o seduti comodamente in un circolo o in un bar.
La fortuna incide in maniera determinante, così come per gli altri giochi di carte, sul risultato finale. Ciò non toglie che ci sono strategie che influiscono sull’esito del gioco.
Prestare attenzione alle mosse degli altri giocatori è essenziale come vedere ciò che scartano o pescano. Limitarsi alle proprie carte potrebbe risultare deleterio.
Ad esempio, scartare sbadatamente una carta potrebbe favorire l’avversario e consentirgli un accoppiamento o una scala.
Nella versione più comune del Ramino, si gioca con due mazzi di carte francesi da 52 con quattro jolly, per un totale di 108 carte.
Nel caso in cui i giocatori sono solamente due è preferibile giocare con un solo mazzo di carte. Una volta deciso chi distribuisce le carte, il cosiddetto mazziere ne consegna 14 coperte ad ogni giocatore, ne scopre una e le rimanenti le mette sul tavolo per formare il mazzo coperto.
Ogni partecipante a turno pesca una carta dal mazzo per aggiungerla a quelle che già possiede per poi scartarne una.
È consentito scartare anche quella appena pescata. Composta una o più combinazioni, anche con l’aiuto del jolly, il giocatore apre e le mette scoperte sul tavolo.
Per poter aprire, il punteggio minimo derivante dalle combinazioni è di 50 punti. La combinazione più facile è il tris (3 Fanti, 3 Assi e così via). La scala composta da almeno tre carte dello stesso seme (es.: 7, 8 e 9 di cuori) è un’altra combinazione base.
Il jolly serve a formare tutte le combinazioni, assumendo i vari valori e può essere recuperato dopo che è stato calato quando viene sostituito da uno dei partecipanti con la carta che rappresenta.
Ogni qualvolta che chi ha aperto riesce a formare un’altra combinazione può metterla sul tavolo o attaccare una o più carte in suo possesso a quelle già presenti sul tavolo. Sempre colui che ha aperto, quando arriva il suo turno, può scegliere di prendere la carta dal mazzo coperto o quella scartata da chi lo ha preceduto.
Quando si gioca con 14 carte, i giocatori devono essere al massimo cinque e, se le ca
rte del mazzo finiscono, si rimescolano tutti gli scarti tranne l’ultima carta, formando un altro mazzo. Per un giocatore lo scopo di ogni mano è quello di chiudere quanto prima, calando tutte le carte e far pagare agli altri il maggiore numero di punti.
Quando si calano contemporaneamente tutte le carte che si hanno in mano, la chiusura viene detta “in mano”.
Nel momento in cui uno dei giocatori chiude, si passa al conteggio dei punti dato dalle carte che gli altri partecipanti hanno in mano. Fatto questo, si riprende il gioco con un’altra mano. Il giocatore che per primo accumula un punteggio stabilito (es: 200 punti), esce dal gioco e così si va avanti fino a quando non ne rimane uno solo che risulterà il vincitore finale.